Tracy Chou

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Tracy Chou al Tech Disrupt 2019 tenutosi a San Francisco

Tracy Chou (1987) è un'informatica e attivista statunitense impegnata nell'ambito della diversità e dell'inclusione sociale in ambito digitale[1][2].

Ha lavorato presso Pinterest e Quora e ha effettuato tirocini presso Rocket Fuel, Google e Facebook.

Tracy Chou è nota soprattutto per aver avuto un ruolo chiave nel rendere di pubblico dominio il problema della scarsa rappresentazione delle donne nelle aziende tecnologiche della Silicon Valley, e per aver fatto pressioni sulle aziende affinché rivelassero le statistiche sulla composizione della loro forza lavoro.[3] Nel 2016 ha co-fondato il gruppo di advocacy Project Include con altre 7 donne appartenenti all'industria informatica.[4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni di vita[modifica | modifica wikitesto]

Chou è figlia di scienziati informatici della Silicon Valley immigrati da Taiwan.[5] Ha frequentato la St. Francis High School di Mountain View.

Formazione scolastica[modifica | modifica wikitesto]

Chou ha studiato informatica alla Stanford University con una specializzazione in machine learning e intelligenza artificiale. Durante gli studi a Stanford ha lavorato come stagista presso Google, Facebook e Rocket Fuel. Descrivendo la sua esperienza universitaria in informatica, Chou ha ricordato di essersi sentita "davvero fuori posto". Ha dichiarato di essersi sentita meno confidente nelle proprie capacità rispetto ai suoi colleghi maschi all'inizio della sua carriera accademica, e di avere impiegato del tempo per rendersi conto di avere performance migliori della maggior parte di loro.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 Quora, all'epoca una piccola startup, le propose un lavoro come ingegnere informatico. Chou è entrata a far parte di Quora come quarto impiegato dell'azienda. Nell'ottobre del 2011 si è unita a Pinterest, diventando una dei primi 15 impiegati.[6]

Nel febbraio 2015, Chou si è unita al team di consultenti del United States Digital Service, un consorzio di professionisti della tecnologia che cerca di rendere più efficiente il governo negli Stati Uniti.[7] Nell'agosto 2015, Tech Crunch ha riferito che Chou ha lavorato come maker presso Makerbase, un servizio che "rende più facile a chiunque scoprire chi ha creato alcuni dei siti Web e delle app più popolari che la gente usa ogni giorno".[8]

Chou è CEO e fondatore di Block Party, "un'app che affronta le molestie online e ti permette di riprendere il controllo".[7]

Attivismo[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre 2013, Chou partecipò alla conferenza internazionale annuale Grace Hopper Celebration of Women in Computing, appassionandosi alla questione della rappresentanza femminile nelle società informatiche. Durante la sua partecipazione alla conferenza, Chou si rese conto della carenza di dati relativi alla diversità di genere in ambito informatico e decise di raccogliere dati per valutare la gravità del problema[9]. Chou decise di pubblicare un intervento sul suo blog in cui esortava le aziende tecnologiche a rivelare il numero di donne che avevano ruoli tecnici.[10] Per facilitare la condivisione delle risposte ricevute, Chou ha creato un repository sul sito di condivisione codice GitHub che consente a chiunque di inviare una richiesta pull.

Entro una settimana, il repository disponeva di statistiche su oltre 50 aziende e, a gennaio 2016, disponeva delle statistiche dettagliate di 250 aziende.[11] A Chou è anche stato attribuito di avere fatto pressione su grandi aziende come Google, Facebook e Microsoft affinché rilasciassero dei report ufficiali sulla diversità del loro staff. Nel luglio 2014, Chou ha pubblicato un aggiornamento sul blog di ingegneria di Pinterest che descrive i progressi dell'azienda fino ad ora sulla diversità e l'inclusione.[12]

Chou ha identificato una serie di possibili cause alla disparità di genere nell'ambito della tecnologia. Ha evidenziato come le opportunità di networking e i role models (modelli a cui ispirarsi) siano più limitati per le donne e le minoranze. Chou ha anche affermato che gli atteggiamenti condiscendenti verso le donne sono pervasivi nella Silicon Valley.[13] Chou ha citato l'aneddoto di un uomo, incontrato durante una conferenza, che ha tentato di correggerla ripetutamente riguardo ad una funzione di Quora realizzata da essa stessa. Chou ha anche commentato che le donne dall'apparenza molto femminile vengono spesso ignorate in contesti tecnici.

Alla fine di luglio 2015, Pinterest ha lanciato un progetto per assumere più donne e minoranze e ha annunciato il suo impegno a rivelare pubblicamente i suoi progressi verso questi obiettivi e gli ostacoli incontrati. Il ruolo di Chou nell'evidenziare la questione è stato accreditato come uno dei motivi dell'iniziativa. L'iniziativa ha ricevuto elogi da Jesse Jackson .[14] Nell'agosto 2015, Chou ha partecipato alla campagna di Twitter #ILookLikeAnEngineer, avviata da Isis Anchalee di OneLogin. Scopo della campagna era di combattere visioni preconcette e stereotipate, dimostrando che persone (in particolare le donne) con una vasta gamma di apparenze fisiche possono essere ingegneri. La partecipazione di Chou è stata riferita dal New York Times .[15] Nel maggio 2016 è stato lanciato il gruppo di consulenza sulla diversità e sull'inclusione sociale Project Include, fondato da Chou, Erica Baker, Freada Kapor Klein, Ellen Pao e altri[4].

Apparizioni pubbliche[modifica | modifica wikitesto]

Nell'aprile 2018, Chou ha effettuato una presentazione durante la serie Entrepreneurial Thought Leaders Series della Stanford University.[16] Nel giugno 2018, ha parlato alla conferenza Vogue Codes di Vogue Australia a Sydney. Chou ha anche partecipato alla conferenza Disrupt SF di TechCrunch.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Angela Tafoya, SF's Rising Stars: 30 Under 30, su refinery29.com, Refinery29, 16 luglio 2013. URL consultato il 29 luglio 2016.
  2. ^ Taylor Lorenz, Meet the female Pinterest engineer who forced tech companies to release their diversity numbers, su Business Insider, 21 novembre 2014. URL consultato il 29 luglio 2016.
  3. ^ Selena Larson, Pinterest's Tracy Chou: How I Got My Start In Tech—Despite Myself. Now she's empowering others to do the same., su readwrite.com, ReadWriteWeb, November 11, 2014. URL consultato il August 5, 2015.
  4. ^ a b Mike Isaac, Women in Tech Band Together to Track Diversity, After Hours, in The New York Times, 3 maggio 2016. URL consultato il 29 luglio 2016.
  5. ^ Tracy Chou — Software Engineer and Geek Girl, su 100 Passionate People, 31 maggio 2010. URL consultato il 30 luglio 2016.
  6. ^ Sissi Cao, Lopsided Gender Ratios in Tech Are Giving Women ‘Imposter Syndrome’, in Observer, March 8, 2018. URL consultato il 24 October 2018.
  7. ^ a b Matt Burns, Pinterest’s Tracy Chou To Talk Diversity At Disrupt SF 2015, in TechCrunch, June 29, 2015. URL consultato il August 5, 2015.
  8. ^ Sarah Perez, Makerbase Is An IMDb Of Who Made Your Favorite Apps And Websites, in TechCrunch, August 11, 2015. URL consultato il August 11, 2015.
  9. ^ Profilo di Tracy Chou, TECHIES, su techiesproject.com.
  10. ^ Tracy Chou, Where are the numbers?, su medium.com, October 11, 2013. URL consultato il August 5, 2015.
  11. ^ Techies Interview, su techiesproject.com, 31 gennaio 2016. URL consultato il 30 luglio 2016.
  12. ^ Diversity and inclusion at Pinterest, su engineering.pinterest.com, Pinterest, July 24, 2014. URL consultato il August 5, 2015.
  13. ^ What are some of the sexist and insulting statements women in technology/engineering hear from male colleagues?, su quora.com, Quora. URL consultato il 30 luglio 2016.
  14. ^ Jessica Guynn, Exclusive: Pinterest launches innovative diversity project, in USA Today, July 31, 2015. URL consultato il August 5, 2015.
  15. ^ Kathryn Varn, Woman Behind #ILookLikeAnEngineer Says Campaign Against Gender Stereotypes Is ‘Long Overdue’, in New York Times, August 5, 2015. URL consultato il August 11, 2015.
  16. ^ Tracy Chou: The Entrepreneurial Thought Leaders Series, Stanford University, April 25, 2018. URL consultato il 24 October 2018 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2020).
  17. ^ Disrupt SF: Past Speakers & Judges, in TechCrunch. URL consultato il 24 October 2018.

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